ODERZO – (an.fr.) Alla fine la cooperativa Ecofficina Educational ha pagato i danni per l’incidente causato da un migrante ospite alla caserma Zanusso. Il proprietario dell’auto ha ricevuto il bonifico di 876 euro a saldo della fattura della carrozzeria che ha riparato la vettura. A seguire il caso è stato Enrico Guerra dello Studio Nordest Siniservice di Oderzo, che si occupa di infortunistica stradale.
L’incidente era avvenuto mesi fa, vicino alla piccola rotonda di via Sordello. La donna che guidava l’auto, e che per fortuna procedeva a velocità ridottissima, si era trovata davanti il migrante in bici che pedalava contromano. L’impatto era stato inevitabile, ma senza danni fisici nè alla conducente nè al migrante. «Non ci sono stati feriti – conferma Giovanni Buoro il papà della giovane – ciononostante abbiamo deciso di non lasciar perdere per una questione di principio. E se mia figlia invece fosse rimasta gravemente ferita? Chi si sarebbe assunto la responsabilità?».
Nel seguire il caso Guerra ha appurato che i migranti non sono assicurati per la responsabilità civile. Secondo quanto da egli riferito la cooperativa – all’epoca era la Edeco, ora il centro di accoglienza è gestito da Nova Facility – si era mostrata disponibile a saldare i danni. E così è stato.
«Il particolare curioso – dice Guerra – è che la coop afferma che non hanno mai fornito le bici agli ospiti. Quindi di chi sono? Della cooperativa? Del comune? Sono rubate? Sono state regalate? Il proprietario della bicicletta secondo l’art. 2054 è solidale con il conducente, quindi se io presto un mezzo sono tenuto a risarcire il danno. Se la bici era rubata purtroppo nessuno doveva pagare il danno. A questo punto perché la coop ha pagato? Forse per evitare un contenzioso» conclude Guerra.
Certo quest’aspetto delle bici è un mistero. Perchè a Oderzo i migranti che sfrecciano sulle bici sono decine.
Fonte: IL GAZZETTINO